Fotografia "INFRAROSSI"
Benvenuti a quensto mio nuovo articolo sul mondo delle fotografia!!!
Questo articolo è dedicato ad una branca molto particolare della fotografia: la “fotografia ad infrarossi”.
L’argomento è particolarmente tecnico e tocca un tipo di fotografia piuttosto di nicchia ma che può dare soddisfazioni!!!
Cercherò di essere il più chiaro possibile evitando tecnicismi superflui che potrebbero complicare eccessivamente l’esposizione.
Questo tipo di fotografia è sempre esistita, passa trasversalmente dalla fotografia analogica sino a quella digitale sia reflex che mirrorless, senza distinzione, quindi quanto troverete in questo articolo è valido a prescindere dal “supporto sensibile” che usate!!!
Innanzitutto dobbiamo precisare cosa si intende per fotografia “infrarossi”, qui occorre un minimo di nozioni di fisica: la luce che noi percepiamo con i nostri occhi è solo una parte delle frequenze della luce, così detto “spettro visibile”, trattasi della porzione centrale della luce emessa in funzione della frequenza, che va da quella che noi percepiamo come rosso (circa 2.000 gradi Kelvin) a quella che percepiamo come blu/viola (circa 10.000 gradi Kelvin), al di sotto della frequenza corrispondente rosso abbiamo i “raggi infrarossi”, mentre con frequenze superiori a quelle corrispondenti al blu/viola abbiamo i “raggi ultravioletti” (spesso si parla della loro dannosità, soprattutto in estate per la questione dell’abbronzatura, le creme solari sono creme che proteggono la pelle da tali raggi e ci evita le scottature…..), entrambi gli estremi non visibili dal ns. occhio.
Ciò detto, in questo articolo ci concentreremo esclusivamente su come riuscire a fotografare utilizzando solamente la luce infrarossa, limitando solo a questa le frequenze di acquisizione della macchina fotografica.
Tutte le macchine fotografiche, ed i supporti sensibili che utilizzano, non sono progettato e/o calibrate per tale scopo quindi dobbiamo apportare artificiosamente una modifica alla luce che raggiunge la pellicola/sensore.
Per fare ciò ci sono principalmente tre sistemi:
- - Utilizzare un filtro da applicare davanti l’obiettivo (valido sia per la fotografia analogica che digitale)
- - Acquistare una pellicola/rullino per foto ad infrarossi (valido solo per la fotografia analogica)
- - Eseguire una modifica al sensore della macchina (ovviamente questa opzione è valida solo per la fotografia digitale e non per quella analogica).
La cosa più semplice ed immediata è l’utilizzo di un filtro apposito da utilizzare davanti l’obiettivo, il filtro può essere sia a vite che a lastra da utilizzare con portafiltri (tipo Cokin, Nisi o Lee), il risultato non cambia!
I filtri più diffusi sono quelli da 720 nm, ma ce ne sono anche con altri tipo da 590 nm o da 900 nm circa, ma noi ci concentreremo sul primo.
Il grande vantaggio dell’utilizzo di tali filtri è la possibilità di smontarli facilmente e continuare a scattare “foto normali”, ma vi è anche un grande svantaggio: sono MOLTO “scuri”, questo affinché blocchino tutti i raggi luminosi con frequenza superiore a quella infrarossi (720nm)!!!
Ciò comporta che l’utilizzo di tali filtri necessita dell’utilizzo del cavalletto dato che i tempi di scatto sono piuttosto lunghi (nell’ordine di diversi, spesso molti, secondi!), inoltre è opportuno l’utilizzo di basse sensibilità iso per evitare eccessivo rumore nelle foto.
Di questi filtri ce ne sono da molto economici a piuttosto costosi, per avere risultati buoni consiglio di prendere un filtro di qualità medio altra, quelli economici spesso danno risultati piuttosto scadenti……
La seconda soluzione (pellicola/rullino specifico) è ormai impraticabile, non credo che si riescano più a trovare tali pellicole, ma mi sono sentito di citarla!
L’ultima soluzione (modifica del sensore della macchina) è quella più drastica, consiste nel modificare o far modificare il sensore della macchina digitale a tale scopo, il grosso vantaggio di tale soluzione è che si può scattare come se si utilizzasse una normale macchina, quindi senza il problema delle lunghe esposizioni, mentre lo svantaggio è la non reversibilità della modifica!
Tutti hanno iniziato con i filtri, magari per poi passare alla macchina modificata, ovviamente solo chi si è appassionato a questo tipo di fotografia.
Prima di passare alle foto “sul campo”, va precisato un altro aspetto assolutamente non trascurabile: l’obiettivo da utilizzare per questo tipo di fotografia.
Purtroppo non tutti gli obiettivi sono adatti per via del fatto che le rifrazioni interne della luce produce un “hot spot” al centro dell’immagine infrarossi che è di difficile (spesso impossibile) correzione in post produzione, purtroppo non dipende da quanto l’obiettivo sia economico, spesso capita anche con i professionali (vedi ad esempio le foto seguenti scattate con un Nikkor af.s 50mm f. 1,4 e con un Nikkor af.s 16-80 f. 2,8-4,0), ne se l'obiettivo è per pieno formato o per formato ridotto (aps.c).
(Nikon af.s 50mm f. 1,4)
(Nikon af.s 16-80mm f. 2,8-4,0)
Ci sono delle tabelle dove sono stati elencati gli obiettivi adatti agli infrarossi e quelli non adatti, tipo questa https://kolarivision.com/lens-hotspot-list/ , per esperienza personale non mi fido molto, mi è capitato che obiettivi che sono nella lista dei “buoni” alla fine si siano dimostrati non esserlo particolarmente……tanto per intenderci il Nikkor afs 50mm f. 1,4 viene annoverato tra quelli adatti (avete visto con i vostri occhi i risultati!!!)
Per questo tipo di foto, personalmente, preferisco il vecchio Nikkor af.s 28/70 f. 2,8, non mi ha mai deluso!!!
Veniamo alla parte operativa, si divide in due parti: la fase di ripresa e quella di post-produzione o elaborazione:
FASE DI RIPRESA
Elemento principale/essenziale di questa fase è: SCATTATE IN RAW!!
Detto ciò, sia che optiate per l’utilizzo dei filtri (circolari o a lastre) che per l’utilizzo con macchine digitali modificate, una volta scelto l’obiettivo “giusto”, fate attenzione alla messa a fuoco, purtroppo la visione dall’oculare non vi sarà utile, in quanto la diversa frequenza della luce acquisita non rende possibile la messa a fuoco automatica precisa, anzi, se vi fiderete dell’af sicuramente le foto saranno sfocate!!!
Qui se soluzioni sono due: utilizzate il live view per lo scatto oppure utilizzate un obiettivo con l’indice per le foto ad infrarossi (vedi foto seguenti) anche se ho notato che negli obiettivi moderni raramente tale indice è presente.
(Yashica 28mm f. 2,8)
(Pentacon 135mm f. 2,8)
(Contax 50mm f. 1,4)
(Contax 28mm f. 2,8)
(Mir 20mm f. 3,5)
Se fosse presente, si utilizza come segue: una volta fissato il fuoco con l’af della macchina alla giusta distanza (per la macchina) oppure messa a fuoco manuale (a seconda dell'obiettivo), spostate il fuoco sull’indice di riferimento (solitamente un pallino rosso, un segno rosso o una R, a seconda dell’obiettivo), poi scattate.
A questo punto vedrete che la foto sarà sostanzialmente tutta rossa, non vi preoccupate, anche se sembrerà strano……..è GIUSTO COSI’!!!
FASE DI ELABORAZIONE
Qui inizia la diatriba su come eseguire il giusto bilanciamento del bianco……
Partiamo dal presupposto che CameraRaw di Ps non è in grado di farlo correttamente!!!
Ciò detto, ci sono vari modi più o meno complicati e laboriosi per eseguire tale operazione, se utilizzate una digireflex Nikon vi consiglio di utilizzare “Capture Nx-D”, software gratuito concesso da Nikon, questo software vi permette di selezionare ed elaborare le foto (personalmente per l’elaborazione non lo uso mai), ma vi permette anche di bilanciare il bianco (anche per le foto infrarosso) con pochissimi click!!!
Una volta aperta la foto, cliccate sul pulsante con il “contagocce” e cliccate poi un punto della foto con un grigio medio, fatto ciò magicamente la foto non avrà più una dominante rossa, bensì sarà abbastanza neutra (magari la calibrazione fine la farete in un secondo momento tramite “cr”) ma piuttosto “grezza”.
A questo punto con il pulsante destro del mouse fate aprire la foto così modificata in Ps (solitamente la apre in formato “tiff”).
Una volta aperta la foto in Ps è necessario aggiustare i “valori tonali”
A questo punto spostare le frecce dei bianchi e dei neri verso l’interno fino a farle coincidere con l’inizio della curva.
Già la foto inizia ad avere più mordente ma è ancora grezza, a questo punto si passa al “miscelatore colori”.
Nel canale “rosso” verrà visualizzato questo
impostare i valori come segue
Quindi passare al canale “blu”, verrà visualizzato questo
Impostare i valori come segue
Quindi cliccate "OK".
A questo punto l’elaborazione potrebbe finire qui e questo sarebbe il risultato.
Direi non male, ma personalmente preferisco “caricare” un po’ di più il tutto e, tramite il filtro Cr, modifico all’occorrenza, ma qui dipende dal gusto personale e dalle caratteristiche della foto.
Nel caso specifico ho aggiunto un po’ di contrasto e vividezza, ho aggiunto una maschera per ridurre il “disturbo”, infine ho “scaldato” un po’ l’immagine in quanto mi sembrava avesse una dominante troppo fredda.
Questo è il risultato
Ovviamente la foto è solo dimostrativa della tecnica, non ha velleità artistiche!
CONCLUSIONI
Spero che l’articolo sia stato sufficientemente interessante per incuriosire qualcuno a provare questo tipo di fotografia piuttosto particolare.
Molti fotografi di astronomia utilizzata tale tecnica per riuscire a catturare ed esaltare soprattutto i colori delle nebulose o simili, personalmente è un tipo di fotografia che raramente pratico, quindi non mi addentro nell’argomento.
Comunque per provare l’”ebrezza” delle foto infrarosso basta procurarsi un filtro adatto allo scopo e via!!!
Commenti e critiche sempre graditi!!!
Finito di elaborare nel mese di agosto 2023.