TEST:

 

Nikkor 200mm f. 4,0 Ai.s

 

Benvenuti a questo mio nuovo test “empirico” di ottiche di casa Nikon.

Oggi ci concentreremo sul “vecchio” Nikkor 200mm f. 4,0 Ai.s, un obiettivo manual focus con una discreta luminosità (per essere un tele) con una trasportabilità degna di nota.

Per verificare la sua “bontà” l’ho messo in confronto con il ben più moderno Nikkor af.s 70/200 f. 4,0 G ED vr, ovviamente il paragone si limiterà alla qualità di immagine restituita a 200mm. dato che l’obiettivo oggetto del test non è uno zoom ma un’ottica fissa ed è priva di ogni automatismo (af, vr, ecc….)

Il prezzo di questo 200mm è piuttosto modesto ed è un obiettivo molto diffuso, era nella borsa di moltissimi nikonisti di qualche decennio fa e quindi è facilmente reperibile anche nei mercatini fotografici, ovviamente non è più in produzione da parecchi anni (dal 1996 credo!!!).

Ho preferito confrontarlo con il 70-200 f. 4,0 in quanto oltre a coprire la stessa focale, ha anche la stessa apertura massima di diaframma, inoltre è piuttosto maneggevole, quindi potrebbe essere il suo diretto rivale antagonista, considerando anche che non esiste né in casa Nikon, né nei listini di altri produttori, un 200mm fisso con queste caratteristiche, in verità è una lunghezza focale “non più di moda” tra i fotografi………………….

Veniamo ora alla prova………….

Direi di iniziare mostrando gli obiettivi oggetto di questo confronto elencando poi le caratteristiche degli stessi.

 

Caratteristiche Ottiche

 Focale

  200 mm

 Angolo di campo

  12.4°

 Formato

  FF, APS-C

 Diaframma Max.

  f/4

 Lamelle diaframma

  9

 Lenti/Gruppi

  5 elementi in 5 gruppi

 Min. distanza fuoco

  2 metri

 Rapporto riproduzione

  0.13x

 Funzionalità

 Stabilizzazione

  No

 Focus

  Manual Focus

 AF interno

  No

 Full Time MF

  No

 Costruzione e note

 Anello treppiede

  No

 Moltiplicatori

  Non compatibile

 Diametro filtri

  52 mm

 Paraluce

  Incorporato

 Tropicalizzazione

  No

 Peso

  510 g

 Dimensioni

  65 x 124 mm

 

Caratteristiche Ottiche

 Focale

  70-200 mm

 Angolo di campo

  34.4 - 12.4°

 Formato

  FF, APS-C

 Diaframma Max.

  f/4

 Lamelle diaframma

  9

 Lenti/Gruppi

  20 elementi in 14 gruppi

 Min. distanza fuoco

  1.00 metri

 Rapporto riproduzione

  0.27x

 Funzionalità

 Tipo di zoom

  Ghiera, interno

 Stabilizzazione

  Si (incorporata nell'obiettivo)

 Focus

  Motore AF a ultrasuoni (Ring-USM)

 AF interno

  Si

 Full Time MF

  Si

 Costruzione e note

 Anello treppiede

  Si

 Moltiplicatori

  Compatibile

 Diametro filtri

  67 mm

 Paraluce

  In dotazione, modello Nikon HB-60 |

 Tropicalizzazione

  Si

 Peso

  850 g

 Dimensioni

  78 x 178 mm

 

Cercherò di rispondere, come al solito, in modo empirico, confrontando la qualità delle immagini restituite dei due obiettivi a parità di lunghezza focale e di altre condizioni di ripresa.

Per chi ha già avuto occasione di leggere altri miei precedenti articoli sa benissimo che qui non troverà curve mtf, test da laboratorio o cose di questo tipo ma solamente un test “sul campo”, non sono un tecnico e quelle cose le lascio a loro!

Venendo alle premesse tecniche il confronto è stato eseguito utilizzando una Nikon D4 su cavalletto Manfrotto 055, testa a sfera in magnesio Manfrotto MH05M0-q2, scatto remoto ed alzo anticipato dello specchio per ridurre al massimo le vibrazioni.

Per quanto riguarda la compatibilità, ricordo che lo zoom è compatibile pressappoco con tutti corpi macchina digitali Nikon e con moltissime fotocamere analogiche, il vecchio 200mm credo che sia compatibile con tutti i corpi macchina sin dalla mitica “F”, comunque, come sempre invito chi fosse interessato agli obiettivi ad informarsi con esattezza prima di procedere all’acquisto, l’unica cosa che mi sento di dire è che, non avendo contatti elettronici, con le digireflex entrylevel si perde l’esposimetro automatico!!!

Cercherò, per quanto mi è possibile di fornire il maggior numero di informazioni e dati utili a chi sta leggendo!!

Ora veniamo alla prova comparativa vera e propria: questa è l'area oggetto del test ripresa ovviamente a 200mm. (giusto per avere un’idea del soggetto del test), il confronto è stato eseguito impostando le diverse aperture di diaframma possibili per ogni obiettivo.

 

Chi ha avuto la bontà di leggere in precedenza altri miei confronti già sapranno che, per un confronto il più attendibile possibile ho fotografato la medesima scena, ho poi provveduto ad estrapolare i crop del centro e degli angoli dalle immagini così da poterli affiancare e mostrarli a paragone. Per facilitare la fruizione di questo test anche a chi non ha un collegamento internet velocissimo non ho inserito le foto direttamente nel testo del confronto ma, clikkando sotto, potrete vedere ed eventualmente scaricare liberamente tali confronti con crop al 100% senza ridimensionamenti né alcun tipo di post produzione, i file in raw sono semplicemente come usciti dalla macchina, ad eccezione di una riduzione dell’esposizione di circa ½ stop per gli scatti eseguiti con il 200mm dato che risultavano un po’ sovraesposti. 

 Confronto CENTRO dei fotogrammi

Confronto BORDO dei fotogrammi

Confronto ANGOLO dei fotogrammi

 

A questo punto avrete visto con i vostri occhi la differenza qualitativa delle immagini restituite dalle ottiche oggetto di questo test, ma mi permetto ugualmente di fare alcune considerazioni.

 

Confronto al “centro”

Al centro del fotogramma le prestazioni dei due obiettivi sono molto buone, con una definizione eccellente, alle aperture di diaframma maggiori lo zoom risulta più definito rispetto al 200 che restituisce immagini più morbide, soprattutto a tutta apertura, ma da f. 8 (o a diaframmi) più chiusi non si notano differenze, nemmeno ad ingrandimenti così spinti. Ai diaframmi più chiusi la diffrazione si fa “vedere”, come è normale che sia, per entrambe le ottiche in questione.

Sicuramente lo zoom si può giovare di uno schema ottico molto più moderno ottimizzato per le aperture di diaframma maggiori.

 

Confronto al “bordo”

Al bordo direi che le differenze si assottigliano considerevolmente rispetto al centro, il 200mm mostra una planearità centro borgo piuttosto marcata aiutata sicuramente dallo schema ottico e dal numero di lenti ben inferiore rispetto allo zoom.

La cosa da notare che nell’area fuori fuoco si nota uno sfocato sensibilmente maggiore nel 200mm rispetto allo zoom a parità di apertura di diaframma ed a tutti i diaframmi, sembrerebbe che la profondità di campo del 200mm sia superiore a quella dello zoom, ma credo che l’effetto sia collegato alla planearità di cui si parlava in precedenza.

 

Confronto all’ “angolo”

Gli scatti all’angolo sono di qualità notevole per entrambi gli obiettivi, a livello di definizione sono pressoché indistinguibili ma il 200mm ha decisamente una minor caduta di luce rispetto allo zoom a tutte le aperture, inoltre lo zoom sembra soffrire di una distorsione ben evidente se si affiancano gli scatti eseguiti con questo rispetto a quello del 200mm.

In verità entrambe le cose potevano essere prevedibili data la complessità dello schema ottico dello zoom ed il maggior numero di lenti, ma credevo che fossero meno evidenti rispetto ad un obiettivo che ha ben 30 anni sulle spalle!!! Questo sta a dimostrare la bontà del vecchio 200mm.

Ad onor del vero, sia la “vignettatura” che la distorsione dello zoom sono di facile correzione sia in macchina al momento dello scatto che in postproduzione, quindi direi che non è un gran problema, comunque sarebbero difficilmente avvertibili a meno che non si scatti a soggetti con illuminazione omogenea (cielo, muri ecc….) e con elementi architettonici vicino agli angoli.

Altro aspetto degno di nota è la distanza minima di messa a fuoco, qui, come era prevedibile, lo zoom ha una marcia in più, di seguito uno scatto eseguito alla minima distanza di messa a fuoco con entrambi obiettivi, le foto sono solo state ridimensionate senza nessun taglio.

(Nikkor 200mm f. 4,0 ai.s)

 

 

Infine ho eseguito questi ultimi scatti di confronto, con le stesse impostazioni, a mano libera e con stabilizzatore inserito con lo zoom, con soggetto a diversi km di distanza, prima intera inquadratura ridimensionato e poi crop al 100% del particolare (sia a tutta apertura, che a f. 8,0).

 

(200mm ai.s a f. 4,0)

 

(zoom a f. 4,0)

 

(200mm ai.s a f. 8,0)

 

(zoom a f. 8,0)

 

Tenuto conto anche della trasparenza dell’aria, direi che entrambi gli obiettivi restituiscono scatti molto definiti, sfido a riconoscere le foto scattare con lo zoom senza leggere i metadati!!!

Premesso che ritengo che l’efficacia dello stabilizzatore di immagine è una caratteristica piuttosto soggettiva, comunque credo che tale elemento permetta di ottenere degli ottimi risultati con soggetti fermi e tempi di posa “lunghi”, consideriamo che le foto appena mostrate sono state scattate entrambe a mano libera ma con tempi brevi lo stabilizzatore non sarebbe necessario nemmeno con un soggetto a km di distanza come in questo caso.

 

CONCLUSIONI

In conclusione mi sento di dire che, pur se tutti e due gli obiettivi coprono la focale 200mm., una come focale “fissa” e l’altra come focale massima dello zoom, hanno delle peculiarità che non si possono trascurare,  sono entrambi degli obiettivi certamente validi anche oggi:

- il 70/200mm è un obiettivo più di “intuitivo” per un utilizzo quotidiano in mille occasioni, ti permette di cambiare l’ampiezza dell’inquadratura senza muovere nemmeno un passo mediante lo zoom, ha lo stabilizzatore di immagine ed un autofocus ad ultrasuoni, ha una distanza di messa a fuoco minima tale che ti permette di essere utilizzato per close up non spinti.

- il vecchio 200mm, diciamo che è “più riflessivo”, ha la messa a fuoco manuale, se vuoi cambiare inquadratura ti devi spostare, ma permette di scattare foto di una qualità pari o addirittura superiore al moderno zoom, ha una costruzione in metallo da carro armato di altri tempi, niente a che vedere con il policarbonato di oggi, il suo paraluce incorporato che puoi estrarre all’occorrenza è una chicca che i moderni obiettivi hanno dimenticato. Tutti gli obiettivi moderni sono forniti da un paraluce in plastica a baionetta che puoi montare rovesciato sull’obiettivo in fase di trasporto, ma è sempre piuttosto ingombrante ed intralcia l’uso delle ghiere se lo lasci montato al contrario!

Alla fine della fiera mi sento di dire che il vecchio 200mm in questione è un ottimo obiettivo, che ancora oggi può dire la sua, ha dimensioni tali che te lo puoi sempre portare in borsa ed all’occorrenza non ti delude!

Spero come al solito che il mio breve confronto abbia chiarito le idee o comunque almeno contribuito a chi sta pensando di prendersi un’ottica di questo range focale mantenendo un occhio al portafogli.

Critiche e commenti sono sempre graditi!

Buona luce a tutti!!!!

 

Finito di elaborare nel mese di Aprile 2021