"SOFTBOX CASERECCIO"
Dato che il tempo è inclemente e quindi non si può uscire con la macchina fotografica, mi sono finalmente deciso a autocostruirmi un softbox per il flash e ho deciso di condividere con voi le fasi salienti per dare un mio contributo a chiunque sia interessato a sperimentale la ripresa con questa tecnica ma non ha per il momento intenzione di spendere troppo denaro per l'attrezzatura necessaria.
Tralascio tutta la parte accademica circa che cosa è un softbox e come e quando utilizzarlo visto che ci sono molti tutorial sicuramente migliore di questo specifici sull’illuminazione flash in generale e quindi anche con questo accessorio molto completi e “illuminanti!!!!” che sapranno dare una risposta esauriente a chiunque cercasse delle informazioni dettagliate.
Premesso che questo mio contributo, lungi da essere un tutorial per insegnare qualcosa, io sono il primo a dover imparare, ma potrebbe essere spunto per qualcuno.
Le foto non hanno alcuna velleità artistica ma hanno lo scopo di meglio descrivere le fasi del lavoro.
Venendo al lato economico la costruzione è praticamente a costo zero, occorre:
- uno scatolone robusto (ho preso il vecchio scatolone della mia stampante che misura circa 46 x 46 x 35 cm di altezza, ma se ne possono prendere di più o meno grandi),
- un rotolo di pellicola d’alluminio da cucina,
- un rotolo di carta forno (in alternativa stoffa di lino o cotone sottile),
- una taglierina,
- dello scotch e un po’ di colla,
- dei gancetti per tendaggi,
- un paio di tavolette di legno,
- un vecchia staffa di flash a torcia.
Allo scatolone come prima cosa vanno tagliati i lembi superiori con la taglierina cercando di avere un bordo dopo il taglio regolare senza troppi strappi.
Sul fondo della scatola viene disegnato la forma della parabola del flash che verrà utilizzato e si procede a praticare il foro delle giuste dimensioni, consiglio di non tagliare i lembi laterali di cartone, saranno utili per bloccare il flash una volta ultimato il tutto.
Passiamo ora all’interno del nostro futuro softbox, che dovrà essere interamente ricoperto con la pellicola di alluminio (carta stagnola tanto per intenderci), consiglio di procedere con l’utilizzo di anelli di scotch per le parti centrali e con colla negli angoli in modo di farla aderire beni al cartone.
Viene infine riaperta la fessura per l’introduzione della parabola flash nel frattempo coperta dalla stagnola.
A questo punto direi che il nostro bank casereccio inizia a prendere forma, manca solamente il completamento della parte anteriore fondamentale per la diffusione della luce flash, questo lo si ottiene coprendo l’intera apertura frontale con della carta forno cercando di fissarla piuttosto tesa in modo da formare una sorte di superficie liscia e semi trasparente, se qualcuno proverà si accorgerà che non è molto facile da incollare in quanto essendo carta oleata lo scotch non fa presa, ho rimediato con del Bostik sperando che regga!!!! La copertura potrebbe comunque essere efficacemente fatta con della stoffa sottile come lino o cotone (probabilmente precederò con la sostituzione in un secondo tempo).
“Et voilà!” Il nostro softbox casereccio è pronto!!!
Per la cronaca le foto che mostrano il funzionamento dell’accrocchio sono state fatte con una nikon d300 ed un flash Metz 48 af-1 Digital con collegamento wireless impostando il flash incorporato nella macchina come commander. Il tutto ovviamente può essere usato anche con collegamento via cavo sincro, con collegamento radio o con servocellula a seconda delle necessità o delle preferenze.
Ora procediamo con la realizzazione del sostegno che permetterà di utilizzare il nostro softbox su uno stativo o un cavalletto.
Mi sono procurato una vecchia staffa di un flash a torcia Metz e due tavolette di legno una di circa due/tre centimetri più stretta e di circa cinque cm. più lunga dell’altra.
Le ho incollate una sull’altra. Ho preferito utilizzare una componente più lunga dell’altra in quanto potrebbe essere utile come "manico" in fase di posizionamento sul cavalletto quando verrà utilizzato il softbox.
Ho proceduto con il fissare quattro ganci di quelli che si usano per i tendaggi sulla tavoletta inferiore in modo tale che tenga bloccata la staffa come si vede dall’immagine seguente.
Ho fissato poi il tutto con una vite.
Una volta bloccata la staffa come appena descritto ho incollato il softbox alla base.
Asciugata la colla si può procedere a fissare il softbox al cavalletto.
Questi sono un paio di esempi della resa del nostro softbox autocostruito con un costo praticamente nullo!!!!
Secondo me i risultati non sono poi così male, che ne dite?
Graditi come al solito commenti e suggerimenti!!!!